Ecobonus 110 edilizia: cos’è e come funziona
Il difficile anno 2020 con il Decreto Rilancio, lanciato nel pieno del periodo coronavirus che affligge anche il nostro paese, porta uno slancio
L’ecobonus 110 altro non è che una detrazione fiscale, sostanzialmente IRPEF, spalmabile nell’arco temporale di 5 anni cui si accede sotto determinate condizioni.
Tale detrazione fiscale è prevista per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (poi prorogato anche all’anno 2022).
Chi può beneficiare di queste risorse (perché solo alcuni beneficiari possono goderne, condizione di cui ti parlo sotto) non riceve dall’agenzia delle entrate “liquidità tramite bonifico”, ma potrà scalare il costo sotto forma di detrazioni, quindi dalle tasse, nell’arco di 5 anni che è un tempo piuttosto contenuto.
Per usufruire dell’Ecobonus 110% ci sono due strade:
- chiedere la detrazione fiscale;
- chiedere la cessione del credito d’imposta, chiedendo all’impresa che effettua i lavori di “applicare lo sconto in fattura”. L’impresa quindi anticipa i soldi diventando creditore dello Stato.
Chi può beneficiare dell’Ecobonus 110?
Il super bonus per le ristrutturazioni edilizie vale a queste condizioni:
- per privati (e non per aziende o attività commerciali) proprietari dell’unità condominiale oggetto di riqualificazione;
- per abitazioni private indipendenti e condominiali che siano prima casa, ovvero residenza fisica del proprietario.
Particolare la casistica della seconda casa, anche la casa al mare o in montagna, in generale non contemplata, ma che può rientrare se contestualizzata all’interno di un condominio. Se infatti possiedi un appartamento al mare e non è la tua abitazione primaria dove detieni la residenza, potrai comunque giocare la partita per ottenere il bonus 110%.
Notare che si possono applicare le detrazioni fiscali a singoli edifici nel complessivo e non a singole unità immobiliari.
Per poter usufruire delle agevolazioni del bonus è necessario che i lavori di ristrutturazione, che dovranno rispondere ai punti di cui al successivo blocco di testo, portino alla struttura un miglioramento di almeno 2 classi energetiche.
Lavori iniziati prima del 1 Luglio (inizio ecobonus) possono rientrare?
Sappi che lavori di riqualificazione della vecchia casa già iniziati prima dell’Ecobonus 2020, che rientrano nelle condizioni previste dallo stesso, possono rientrare e si potranno detrarre.
Ecobonus 110%: quali sono gli interventi contemplati?
Sono gli interventi di “edilizia pesanti” quelli che sono oggetto del bonus “maggiorato al 110%” ovvero quelli che vanno a migliorare l’efficienza energetica dell’edificio in modo sostanziale.
Esistono infatti già altre detrazioni per le ristrutturazioni con riqualificazione energetica di basso rilievo, come il bonus 50% e 65%.
Gli interventi che rientrano nelle agevolazioni del superbonus 110% sono:
- “interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio stesso”. Vale sia per abitazione indipendente unifamiliare, che per condominio. La spesa massima detraibile è di € 60.000. Per il condominio, tale cifra è da considerarsi per singolo proprietario di appartamento;
- “interventi sulle parti comuni degli edifici (quindi condominio) per la sostituzione degli impianti centralizzati di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati a per raffrescamento/riscaldamento in pompa di calore, o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, ibridi, geotermici”. In questo caso la spesa massima detraibile è di € 30.000 incluse le spese di smaltimento del precedente impianto sostituito, con costo di bonifica annesso;
- “interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione o integrazione, degli impianti di climatizzazione invernale, riscaldamento e raffrescamento, fornitura di acqua calda sanitaria esistenti con impianti a pompa di calore, ibridi, geotermici”;
- gli interventi antisismici.
Altre tipologie d’impianti come impianto solare termico, impianto fotovoltaico, sostituzione d’infissi, schermature solari, colonnine di ricarica saranno inseribili nel superbonus solo se abbinati ad almeno uno dei 3 interventi primari qui sopra elencati.
Come scritto anche sopra, per poter usufruire del Superbonus 110% è necessario portare a un miglioramento di almeno due classi energetiche o almeno giungere alla migliore classe possibile (se certificata APE).
Vmc ed Ecobonus 110%: rientra oppure no?
La ventilazione meccanica controllata non è espressamente menzionata nel decreto rilancio.
Nel 2020 in diversi siti web di settore, legati alla consulenza e vendita di sistemi di ventilazione forzata VMC, ci è capitato di leggere che la vmc potesse rientrare nella casistica di cui al comma 2 dell’articolo 119 del DL “Rilancio Italia”, ai punti in cui si parlava di “estensione anche a tutti gli altri interventi di efficientamento energetico“.
Stessa cosa dicasi per il punto che prevede gli “interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore…”.
E’ giusto sottolineare che in entrambe le situazioni, nel 2020 non era espressamente menzionata la VMC, lasciando di fatto irrisolta la questione se la vmc entrasse nel superbonus o meno.
Ora, nel 2021, finalmente l’ENEA, rispondendo sul proprio portale web a una domanda posta in merito alla fattibilità di detrazione con superbonus 110% su impianto di ventilazione meccanica controllata, da conferma che la strada è aperta anche alla VMC.
Quindi la risposta alla domanda “la VMC rientra nel Superbonus 110%” è sì. Ma a delle precise condizioni.
I sistemi VMC al momento possono rientrare nelle detrazioni fiscali agevolate soltanto in questi due casi:
- in concomitanza di lavori d’isolamento termico delle superfici opache disperdenti (quindi con inserimento di cappotto), nei limiti di spesa, detrazione e costo specifico a quest’ultimi riservati;
- nel contempo a un intervento di sostituzione di un impianto di climatizzazione invernale con un impianto con fluido termovettore ad aria, e siano con esso strettamente integrati, applicandosi gli stesse limiti di spesa, detrazione e costo specifico per dati impianti.
In entrambi questi casi l’accesso al beneficio fiscale non è scontato.
La VMC rientra a tutti gli effetti nel Superbonus 110% solamente se:
- viene dimostrato che si garantisce con l’installazione della VMC un effettivo risparmio energetico;
- si dimostra che l’inserimento della VMC era l’ultima possibilità utile per scongiurare la formazione di muffe o condense, se non possibile smaltirle in altro modo senza vmc, e avendo provvisto a correggere nel migliore dei modi possibili la presenza di ponti termici;
- la perizia viene stesa da un tecnico abilitato;
- la vmc è del tipo con recupero di calore (non sono ammesse unità di ventilazione senza scambiatore di calore).
Perché è così importante predisporre la VMC
Le nuove risposte fornite dall’ENEA in merito al Decreto Rilancio del Superbonus, che apre la possibilità della super detrazione anche alla VMC, è la notizia che molte persone che stanno ristrutturando casa, stavano aspettando.
E’ questo motivo di fiducia per tutti coloro che, pensando di aggiornare la propria abitazione, anche grazie alle agevolazioni fiscali dell’Ecobonus 110%, pensano non solo ad isolare la casa con un buon cappotto e dei nuovi serramenti a bassissima dispersione energetica. Ma anche a migliorare la qualità dell’aria di casa.
Aspetto, quello della salubrità dell’aria che si respira negli ambienti chiusi, assai importante. Soprattutto oggigiorno dove le case, così efficaci nel contenimento degli sprechi energetici, non lasciano spazio a spifferi e quindi a nessun ricambio d’aria naturale.
Scontato sottolineare (eppure vogliamo farlo) come sia sprecato in una abitazione coibentata aprire le finestre per cambiare aria, sconveniente sia dal punto di vista della dispersione energetica, sia anche perché apre all’ingresso di inquinanti dall’esterno (smog, particolato e polveri sottili), anche insetti.
Se stai ipotizzando di mettere mano alla tua abitazione faresti bene non solo a ragionare sul gusto di avere delle effettive riduzioni dei costi in bolletta per aver aggiornato l’edifico con nuove tecnologie, ma anche a disporre una casa salubre dove poter respirare finalmente aria pulita.
Noi di Aspiredil crediamo che la VMC sia davvero un impianto fondamentale per il miglioramento della qualità di vita.
progettato un sistema vmc centralizzato a scomparsa, con griglie di ventilazione che si integrano con l’arredo di casa armonizzandosi con le serie di placche degli interruttori elettrici.
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In conclusione
Sono molte le domande che affliggono gli italiani in questo calda estate 2020 in merito all bonus 110% e alla possibilità di attingere alle detrazioni che offre.
Non per ultimo il fatto che in pieno Luglio il decreto debba ancora trasformarsi in legge.
Altra questione sa risolvere è quella delle documentazioni. I lavori vanno documentati con due APE, uno prima e uno al termine dei lavori.
Sarà inoltre necessario il visto di conformità per poter avviare le procedure con l’agenzia delle entrate.
Il consiglio è certamente quello di restare aggiornati e “sul pezzo” e di cercare di inquadrare quanto prima se nel caso di tua possibile ristrutturazione con riqualificazione, i lavori potranno rientrare nel superbonus 110% o se invece cadranno nei già presenti bonus 50% o 65% .
Affidarsi al consulto di un professionista di fiducia è certamente la soluzione più indicata per capire immediatamente che alcuni lavori di sistemazione della tua abitazione che magari vuoi fare da anni, come sistemare alcune stanze della casa, non è quanto basta per poter godere di questo interessante nuovo incentivo.
Possiamo aiutarti a migliorare comfort e qualità dell’aria di casa con il sistema vmc.